Legacoop Fvg sostiene il Master in Innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna

Creare di una nuova imprenditorialità in montagna, nello specifico di imprese agrosilvopastorali. Ma anche partecipazione e rigenerazione delle comunità locali e valorizzazione dei territori montani. Sono gli obiettivi formativi della prima edizione del Master di I livello in Innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna. Imprese e territori, promosso dall’Università di Udine sostenuto anche Legacoop Fvg. Le iscrizioni si possono effettuare a partire dal 29 novembre cliccando a questo link

Venti i posti al massimo disponibili, di cui 7 riservati a persone designate dai partner cofinanziatori del Master (Comunità di Montagna del Fvg e Consorzio Bim Tagliamento). La durata è di 340 ore di didattica frontale, laboratoriale e seminariale e 300 ore di stage. Il master, che si svolge in lingua italiana tra febbraio e dicembre 2024, richiede la partecipazione al 70% delle lezioni.

Il master rilascerà al termine il titolo di Master Universitario di I livello in “Innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna. Imprese e territori”. Termine ultimo per le iscrizioni: 31 gennaio 2024 alle ore 12

Obiettivi formativi

Dal punto di vista imprenditoriale, le caratteristiche geomorfologiche di valli e rilievo montani rendono spesso impossibile l’attuazione di strategie che fanno leva sulla specializzazione produttiva, sull’aumento della scala di produzione, e dunque sull’efficienza economica. Tuttavia, le imprese, anche quelle di montagna, dispongono di altre leve competitive, incentrate sulla diversificazione produttiva, sulla valorizzazione delle specificità locali e sulla capacità di coniugare tradizione e innovazione nei diversi segmenti delle filiere produttive, per offrire un paniere di prodotti e servizi unico, tipico, di qualità.

Dal punto di vista territoriale, la rigenerazione dei luoghi è strettamente correlata alla definizione di nuove regole insediative, produttive, di gestione delle risorse ambientali e antropiche.
Servono dunque nuove relazioni uomo-natura, che possono nascere alla luce delle conoscenze e abilità acquisite nel tempo, delle opportunità che le nuove tecnologie mettono a disposizione, delle crisi che possono diventare occasione di cambiamento. Un cambiamento i cui referenti sono gli abitanti dei luoghi, destinatari ma anche protagonisti dello sviluppo.
Questo richiede consapevolezza, coinvolgimento, partecipazione, capacità di plasmare il proprio ambiente di vita, di lavoro, di relazioni, di comunità.