Legacoop > Minacce per la Tav, legacoop solidale con Matteucci (CMC)

20 febbraio 2014 – “A Matteucci e alle altre persone minacciate va la piena solidarietà politica e umana nostra e del movimento cooperativo. La condanna a morte espressa da un sedicente “tribunale rivoluzionario” dei Nuclei operativi armati nei confronti del presidente di CMC, e di altre persone, andrebbe archiviata nel novero dei tanti grotteschi e lugubri proclami che in questi anni difficili segnano, rendendola ancora più inquieta, la vita dell’Europa e dell’Italia. Tuttavia è bene non trascurarne la potenziale pericolosità”.
Queste le dichiarazioni Giuliano Poletti, presidente Legacoop e Giovanni Monti presidente Legacopo Emilia-Romagna, intervenuti di fronte alle minacce che hanno raggiunto, il presidente di CMC e vicepresidente di Legacoop Romagna, Massimo Matteucci, Giuseppe Petronzi, capo della Digos di Torino, Maurizio Bufalini, direttore lavori LTF e il senatore Stefano Esposito.

Legacoop Romagna e CMC stanno ricevendo tantissimi messaggi di solidarietà dal mondo della cooperazione romagnola.
“Chiediamo a tutti coloro che si riconoscono nel valore della democrazia e della civiltà di dare un segnale forte e chiaro, che vada oltre le parole di circostanza -dichiara Giancarlo Ciaroni, presidente di Legacoop Romagna. Avvertiamo nel Paese un clima che, purtroppo, abbiamo già vissuto. Un clima che autorizza qualcuno a pensare di potere utilizzare le parole come armi, impunemente. E lo diciamo subito, forte e chiaro: il silenzio è complicità. Al di là delle dichiarazioni, i cooperatori pretendono il rispetto di tutti e di tutte le forze politiche per imprese che, in coerenza con i loro principi, quotidianamente cercano di salvaguardare il lavoro per migliaia di famiglie”.

“La Storia di questo Paese -prosegue- insegna che di fronte a una minaccia, anche la più anonima e vile, non si possono lasciare le persone sole. Falcone diceva che chi tace e chi piega la testa, muore ogni volta che lo fa. Non si può rimanere in silenzio davanti al ricatto della violenza. Non può esserci indifferenza da parte di nessuno, -sottolinea Ciaroni- le minacce a pochi sono una minaccia per tutti. Gli attentati ai cantieri sono attentati ai soci che vi lavorano onestamente, sono colpi indirizzati a coloro che non si sottraggono alla responsabilità di fare ripartire questo Paese, partendo dalla tutela delle persone. Sono attentati a chi ancora crede e ha fiducia nella forza delle idee e non nel ricatto della violenza che genera violenza”.
“Tutta la cooperazione ravennate, intende sostenere il Presidente della CMC in questo passaggio difficile –commenta Raffaele Gordini, coordinatore dell’ACI della Provincia di Ravenna, presidente di Confcooperative- per dare un segnale forte che la cooperazione non si farà intimidire da azioni sovversive come questa”.
Medesima solidarietà è stata espressa anche da Alessandro Brunelli, vice Presidente di AGCI, che sottolinea come risulti inaccettabile l’attacco personale a Matteucci e di riflesso a tutta la cooperazione. “Siamo orgogliosi della tradizione edile di questo territorio di cui CMC fa parte e condanniamo senza riserve le minacce ricevute da Matteucci a cui va il nostro completo appoggio”.