Agro-biodiversità, dai giovani la speranza per un futuro sostenibile

Una prospettiva di futuro sostenibile dovrà confrontarsi con la perdita di biodiversità negli ecosistemi per essere quanto più possibile resiliente alla crisi climatica. La tutela dell’agro-biodiversità e il suo riconoscimento quale valore strategico è un elemento centrale in questa visione, in particolare per i sistemi agricoli di piccola scala e o biologici.

Ne è convinto il Cru del Friuli Venezia Giulia, l’organismo informale creato da Unipol Sai che raggruppa i principali portatori d’interesse tra cui Legacoop Fvg. E ne sono convinti i relatori del convegno in programma giovedì 23 maggio alle 10 nella sala Pasolini del palazzo della Regione a Udine (via Sabbadini 31), al quale parteciperanno, moderati dal giornalista David Zanirato, oltre all’assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, il presidente del Cru Fvg, Franco Colautti, la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig, il docente dell’Università di Udine, Fabiano Miceli e il docente dell’Istituto tecnico agrario superiore “Brignoli -Einaudi-Marconi” di Gradisca d’Isonzo (Go), Davide Mosetti.

Ed è proprio dai giovani, presenti con una classe dell’istituto isontino, che s’intende partire sensibilizzando le giovani generazioni alla tutela del territorio rurale e della ago-biodiversità.

L’appuntamento, che rientra nel più ampio programma nazionale del Festival dello sviluppo sostenibile, in corso da Nord a Sud del Paese fino al 23 maggio (ma con eventi che proseguiranno per tutto il mese), si pone dunque come obiettivo quello di illustrare e condividere finalità e prospettive di questo percorso virtuoso a cui siamo chiamati per un futuro migliore nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità.

I Cru Unipol Sai, come ricordato, raggruppa i principali stakeholder di riferimento capaci di cogliere gli orientamenti e i bisogni emergenti a livello territoriale, promuovere la sostenibilità e sviluppare progetti territoriali sostenibili che abbiano un impatto sociale, economico, civile e culturale coinvolgendo le migliori risorse del territorio.