L’AMIDERIA CHIOZZA DAL PASSATO AL FUTURO

Il sindaco di Ruda e i partners del progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’Ex Amideria Chiozza di Ruda (UD) – Politecnica Soc.Coop. di Modena, Cooprogetti scrl di Pordenone, Studio Pessina-Lanza di Palmanova, la restauratrice Monica Endrizzi di Casale sul Sile (TV) e BIA (Beni Immateriali e Archivistici) – hanno il piacere di presentare il lavoro in corso ed i possibili ed importanti sviluppi dello stesso nel Convegno “L’Amideria Chiozza dal passato al futuro”. L’appuntamento è per venerdì 25 novembre dalle 9.30 alle 13 a Villa Chiozza di Cervignano del Friuli.

Nel corso dello stesso verranno sostanzialmente illustrati i contenuti della visione generale che caratterizza il progetto che risulta identificato da una importante funzione museale, da una parte mirata ad accogliere imprese e servizi del mondo della R&S e da un’area servizi comuni.

Il progetto ha preso le mosse a partire dalla disponibilità di oltre 7milioni di euro messi a disposizione dai vari Enti Pubblici che consentirà, con l’avvio dei lavori previsto per l’inizio del prossimo anno, di realizzare una prima ed importante tranche dell’area museale -il mulino- che assieme all’area che ospita la caldaia a vapore potrà essere resa fruibile al pubblico.

 na seconda tranche di circa 4,5 milioni di euro risulterà a breve termine disponibile per realizzare un secondo lotto di lavori che potranno sostanzialmente completare l’area museale, quella caratterizzata dalle macchine e dalle attrezzature d’epoca che costituivano l’originario processo produttivo dell’Amideria.

Elemento di novità del Convegno risulta ancora l’illustrazione delle prime riflessioni nei confronti dell’area destinata alla R&S ed ai servizi alle imprese, così come sono emerse dal lavoro di ricerca sviluppato dalla società Bia nel merito dei caratteri e le suscettività del territorio.

L’Amideria Chiozza in questa fase di riqualificazione attraverso i suoi spazi, la sua storia e la collocazione strategica nella bassa pianura friulana, può diventare il luogo adatto per lo sviluppo di nuovi progetti e nuove start up.

Il Convegno potrà così essere un primo ed importante momento d’incontro e di dialogo con il territorio con la precisa ambizione di costruire e mettere a fuoco le varie esigenze dei vari attori operanti nello stesso per costruire così un percorso condiviso tra i potenziali partners che credono indispensabile il futuro sviluppo dell’area in termini di sostenibilità complessiva.

Si tratta, in conclusione, di riprendere e valorizzare con coerenza l’opera di un chimico illuminato di fine Ottocento che credeva nella ricerca e nella relazione con il mondo industriale.

È un intervento che riconosce il valore del luogo e delle sue peculiarità, offrendo alla comunità e soprattutto ai giovani un’opportunità ed una sfida per un futuro più sostenibile.

Allegati