SociABìliTA – Generare valore sociale dell’abitare e nelle prospettive di rigenerazione urbana

Nel 2019, Legacoop Abitanti e Legacoopsociali con Finabita e con il contributo di Coopfond hanno avviato il percorso di ricerca SociABìliTA con la Fondazione Politecnico, il Real Estate Center del Dipartimento di Architettura Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito e con Tiresia del Dipartimento di Ingegneria Gestionale. SociABìliTA si inserisce in un contesto programmatico intersettoriale che vede la collaborazione delle Associazioni Legacoop Abitanti e Legacoopsociali al fine di ridisegnare il ruolo e il modello di azione delle cooperative di abitanti e delle cooperative sociali nell’ambito dei programmi di rigenerazione urbana agendo come principali stakeholder, attraverso l’esplicitazione di un modello di azione innovativo e integrato ove sia riconosciuto il valore sociale generato.

Il senso del progetto

SOCIAbìLIta, come le cooperative sociali di Legacoop che rivolgono i loro servizi di prevenzione, cura, assistenza, riabilitazione, inserimento lavorativo, attraverso un’infrastruttura di welfare che contribuisce a modellare nei territori e nelle città, a scala nazionale, non solo le politiche sociali, ma anche le politiche di cittadinanza.

SociABIliTA, come la cooperazione di abitanti di Legacoop che, nel nostro Paese già a partire dalla fine dell’800, traccia una strada per costruire un modello di welfare abitativo visionario e olistico che continua a fare scuola, attraverso innumerevoli progetti che mettono gli abitanti al centro della vita delle comunità e del rapporto con il territorio.

SociABÌLITA, come l’esortazione ad “abilitare” la cooperazione intersettoriale per rispondere ai programmi di rigenerazione urbana attraverso la costruzione di un’infrastruttura sociale e la realizzazione di progetti in cui l’impatto sociale sia incorporato nel processo attuativo e sia riconoscibile come un vero e proprio marchio di fabbrica.

SociABILITÀ, come l’abilità che deriva dal sistema di competenze intersettoriali messe in relazione con gli enti locali per attuare programmi di riqualificazione urbana mirati alla riduzione della marginalizzazione sociale, con particolare riferimento ai comuni ad alta tensione abitativa o alle periferie, dove la necessità di misure emergenziali possa incrociare percorsi di capacitazione mirati alla coesione e al pieno diritto della cittadinanza.

Il Percorso

La struttura di SociABìliTA è quella del laboratorio di innovazione: nel corso del primo anno ha visto la realizzazione di vari Focus Group, di 3 Workshop (alcuni in presenza, altri virtuali) e ha coinvolto nei momenti di lavoro 15 cooperative sociali e 17 cooperative di abitanti. E’ stata effettuata un ’analisi dello stato dell’arte e dei modelli di intervento di rigenerazione urbana attualmente in essere e una mappatura degli strumenti finanziari utilizzati nella realizzazione degli stessi: alla ricerca “desk” si è affiancata una ricognizione “sul campo” di numerosi interventi co-progettati dal mondo cooperativistico abitanti-sociali, e su alcuni di essi si è concentrata la generazione del modello, tramite la realizzazione di vari Focus Group mirati.

Output del progetto è un toolkit per supportare l’azione cooperativa intersettoriale nei programmi di rigenerazione urbana per definire un modello di azione intersettoriale in un sistema in cui il valore degli asset non trova corrispondenza nelle tradizionali misure economiche, dimostrando che il vero valore non è nell’asset fisico di per sé ma nell’intensità di progettualità e valore sociale generabile

Prossimi step

Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia in corso, il percorso di SociABìliTA ha gettato i semi per un percorso di validazione “sul campo” dei modelli scaturiti dalla ricerca per la progettazione intersettoriale nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana. È evidente la rilevanza del contributo che la finanza a impatto può giocare in termini di addizionalità, come soggetto che ricerca intenzionalmente opportunità di investimento in grado di generare ritorni sociali misurabili, attraverso l’impiego di capitali pazienti e interventi altrimenti sottocapitalizzati.